Tutto ciò che viene pubblicato in rete non può venire considerato un elemento “privato”. Questo perché diventa nelle possibilità di tutti di copiarlo, salvarlo, condividerlo o ripubblicarlo su altri siti o su altre piattaforme social. Spesso il Garante della Privacy è intervenuto in merito a situazioni di privacy violata o meno proprio su Facebook. Il social infatti offre l’opportunità di rendere visibile solo a poche persone un post oppure una foto ma si può sempre fare lo screenshot e condividerlo poi come immagine. Per questo occorre fare molta attenzione a ciò che pubblichiamo online.

La condivisione sui social

Bisogna prestare molta attenzione, quando si condivide materiale sui social network, perché potremmo violare la privacy o la reputazione di qualcun altro. Ad esempio, se condividiamo un video girato in pubblico in cui il protagonista, ignaro di tutto, si ritrova in atteggiamento non dignitoso per la propria immagine allora potrebbe essere avviata una causa. A pagare i danni sarebbe la persona che ha girato il video e poi lo avrebbe diffuso tramite il social, andando a ledere l’immagine della persona ripresa. L’assunto di base è che i social network, seppure strutturati come un diario personale, in realtà sono nati per ottenere la massima condivisione e la permettono pure, quindi non possono essere considerati uno spazio privato. Nel caso si volesse in merito una consulenza avvocato online, è possibile rivolgersi a professionisti della materia.

I rischi di Facebook per la riservatezza dell’utente

Il social network presenta una serie di rischi per l’utente ed è opportuno conoscerli. Quella che potrebbe venire meno è la riservatezza dei dati. Infatti, nel momento in cui ci si registra, il nome dell’utente viene indicizzato sui motori di ricerca che non fanno parte del network. Inoltre, il diritto all’oblio subisce una restrizione. Per quanto riguarda la cancellazione infatti, non è immediato recedere dal servizio, occorre anzi andare nell’area impostazioni e cancellare l’account.