Come in altri Paesi, anche in Italia, diventa sempre più diffusa la scelta della cremazione dei defunti. Si può esprimere questa volontà per iscritto tramite un testamento registrato dal notaio, ma anche olografo datato e firmato, ovvero scritto di proprio pugno.
In tutti questi casi è possibile indicare la volontà di far disperdere le ceneri oppure di affidarle a un parente, al proprio coniuge o a un amico.
Ma scendendo più nei dettagli, cerchiamo di rispondere alle seguenti domande:
- Cos’è la cremazione?
- Quali sono le caratteristiche di questo processo?
- Quali sono le indicazioni della legislazione italiana sull’argomento?
Cos’è la cremazione?
La cremazione è una pratica funebre per ridurre un cadavere in polvere, mediante il calore intenso del fuoco, che polverizza il corpo morto insieme all’altra materia organica e le ossa vengono frammentate per restituire una sostanza simile alla cenere.
Qual è il processo della cremazione?
La cremazione può essere eseguita da un agenzia funebre specializzata, posizionando il defunto in un contenitore per la cremazione a vostra scelta, mettendo poi il contenitore in una camera di cremazione soggetta a calore intenso e fiamme. Attraverso l’uso di un combustibile adatto e della temperatura che supera gli 850° C , avviene l’incenerimento del contenitore e del contenuto. Tutte le sostanze sono consumate tranne i frammenti ossei (componenti di calcio) e metallo (compreso l’oro dentale, argento e altri materiali non corporei), in quanto la temperatura non è sufficiente per consumarli.
Decorsa qualche ora, le ceneri vengono separate da eventuali parti metalliche, raccolte e sigillate all’interno di un’urna, che verrà poi consegnata ai parenti.
Cosa prevede la legislazione italiana?
La Legge in Italia non consente ancora che le ceneri vengano disperse, né che l’urna possa essere conservata in luogo diverso da un cimitero. L’argomento è ancora questione di discussione, e sembra che la legislazione possa presto subire delle modifiche.